(articoli tratti dalla “Torre massetana” edizione Maggio 2022)
IL BALESTRO DELLA RINASCITA
Non è stata delusa l’attesa per il 124° Balestro del Girifalco. Una attesa lunga due anni ma finalmente abbiamo potuto rivedere la nostra città vestita a festa, le nostre vie nuovamente piene di colori dei Terzieri e la nostra piazza colma di entusiasmo ed emozioni.
Sono tornati gli squilli argentei delle nostre chiarine a vibrare nei nostri cuori, sono tornate le nostre bandiere a carezzare il cielo di piazza Garibaldi fra le grida e gli applausi di una folla immensa.
Sono tornate a sibilare le frecce in quel magico tragitto di 36 metri dove abilità e fortuna incoronano il vincitore.
E questa volta la freccia d’oro l’ha conquistata Alessandro Pozzo al settimo tiro, permettendo al Terziere di Borgo di vincere la sua 43° vittoria e portare il palio “della rinascita” nella ex chiesina di san Rocco, oggi sede del Terziere gialloblu.
Secondo posto per un altro borghigiano, Lorenzo Toninelli, terzo Cosimo Goiardo Gabbrielli del Terziere di Cittannova.
La gara avvincente e incerta come sempre aperta ad ogni imprevedibile soluzione. Eppure per il Terziere di Borgo non era assegnato protempore il prezioso collare donato dall’AVIS di Massa Marittima.
Al Terziere vincitore il palio dipinto da Filippo Grandi che illustra la dedicazione di ogni balestro quest’anno intitolato al 250° anniversario della riapertura del Seminario vescovile ad opera del Vescovo Pietro Maria Vannucci.
Una vittoria attesa e perseguita con caparbietà dal popolo gialloblu che aveva ancora l’amaro in bocca dell’ultimo
balestro dell’agosto 2019 quando si vide sfuggire di mano sorprendentemente una vittoria ormai data per certa.
Torna il Balestro e non delude attese e speranze
“Un Balestro così diverso da tutti gli altri, un balestro atteso da tre anni. Tante erano le attese e le speranza per rivivere questo appuntamento. Il Balestro del Girifalco è la festa delle tradizioni, la festa dell’appartenenza, della condivisione, della passione.
Traendo nutrimento dalle radici della nostra storia, noi oggi siamo i germogli nuovi del presente come i germogli vigorosi di questo mese di maggio.
Un Balestro ricco di attese per gli aspetti agonistici, ma anche ricco di significati che si intrecciano fra di loro.” Con queste parole il rettore Angelo Soldatini ha iniziato la presentazione del 124° Balestro.
Preludio alla festa è stata la tradizionale presentazione del Palio e del suo autore il sabato precedente alla Sala dell’Abbondanza,
alla presenza del sindaco Marcello Giuntini, del vice sindaco Maurizio Giovannetti, del Rettore Angelo Soldatini, dei priori e di numerosi rappresentanti dei Terzieri. Una presentazione quest’anno ricca di significati ed eventi nuovi come la presentazione degli
ospiti della Compagnie des Arbalétriers de Notre-dame di Dinant scesi dal Belgio per conoscere il Balestro e intessere rapporti di amicizia.
“Un Balestro così diverso dagli altri per la lunga attesa, foriero di speranze e aneliti di pace – ha continuato il rettore – Non possiamo, pur in un clima di festa dimenticare gli atti disumani di guerra che macchiano il mondo e l’Europa. Immagini di dolore che ci feriscono individualmente e ci feriscono anche come genere umano. Il Balestro vuole lanciare ed essere un messaggio di pace e fraternità.”
Questo 124° balestro, è il Balestro della rinascita. E’ l’espressione naturale nata spontaneamente, che abbiamo dato a questo balestro che intreccia significati, aspetti, valori complementari fra di loro che si uniscono in un unico tema ed unico simbolo: La RINASCITA.
Rinascita della vita sociale, culturale, artistica e speriamo economica. Quella rinascita a cui aneliamo. E tanti sono già i segni di rinascita. Piccoli e grandi segni che abbiamo registrato in questi giorni e in questi mesi. Tanti segni condensati, uniti e ispirati prima di tutto alla dedicazione del Balestro: dedicazione al 250° anniversario della riapertura del Seminario vescovile ad opera del Vescovo Pietro Maria Vannucci che determinò la rinascita spirituale, sociale ed economica della nostra città.
Mons. Pietro Maria Vannucci fu consacrato vescovo di Massa e Populonia il 16 dicembre 1770. “Chiamò a Massa i chierici della sua diocesi perché fossero istruiti nei doveri sacerdotali e prescrisse agli altri la norma per una esemplare condotta… riunì i suoi chierici in una casa che a sue spese fece restaurare e adattare con letti, mobili e il necessario per ricevere 24 persone… il vescovo Vannucci impiegò le sue sostanze sia per ultimare la nuova ala del seminario che per restaurare l’antica fabbrica del convento, sovvenzionò anche l’ampliamento del Palazzo vescovile, fece costruire un mulino per migliorare le condizioni di vita del popolo, restaurò una casa di campagna che mise a disposizione dei coltivatori e fece piantare due vigne.”
Furono proprio questi interventi a contribuire alla rinascita nel 1771.
Collegato alla dedicazione e al tema della rinascita il rettore ha ricordato altri significativi segni: l’opera di pacificazione di san Bernardino verso le città italiane in conflitto, l’attenzione e la cura verso i malati di peste. E prendendo spunto da questo suo esempio il rettore ha ricordato l’inesauribile impegno che medici, volontari, infermieri hanno profuso in questi due anni di pandemia. A loro va il
ringraziamento di tutti per un impegno non ancora esaurito.
Altri segni di rinascita sottolineati dal rettore: ben 115 balestrieri iscritti quest’anno tra i più elevati degli ultimi anni che manifesta voglia di partecipazione, passione e impegno.
Segni di rinascita anche dai giovani sbandieratori e musici che si sono aggiunti al vecchio gruppo rinvigorendolo e arricchendolo di nuovi giochi che stanno raggiungendo complessivamente le 40 unità.
Sono stati ben 23 i pittori partecipanti, un record assoluto, al concorso per dipingere il palio.
Per tutti questi motivi tornare a disputare il Balestro per la Società dei Terzieri è motivo di rinascita e speranza.
“La rinascita è la sfida che accettiamo e tutti insieme vinceremo. La festa del Balestro sia per tutti noi simbolo e segno di speranza e rinascita alla nuova vita che germoglia nel mese di maggio.”
Il bando dell’araldo
Magnifico Rettore,
Eccellentissimo Vescovo,
Priori e Governatori, Popolo Massano!
Fin dai tempi più remoti grandi pandemie e guerre hanno colpito l’umanità, causandole una forte sensazione di incompiutezza e sofferenza globale. Quello che sembrava essere ormai cupo retaggio della storia, si è ripetuto.
La collettività ha risposto al drammatico ed improvviso confronto con la caducità della vita, esprimendo un forte e fattivo sentimento di altruismo, di pietà e compassione, che è la capacità del patire insieme, sentimento che il nostro Grande Figlio Santo Bernardino, ci ha trasmesso.
Per la prima volta in sessanta anni, causa covid, la nobile contesa è stata sospesa per ben due anni consecutivi.
Ma noi abbiamo resistito pazienti, e oggi, giorno 22° del mese di maggio dell’anno del Signore 2022 torniamo a balestrare, con le fogge, le insegne, e l’entusiasmo di sempre!
La disputa dello 124° Balestro del Girifalco in onore di Santo Bernardino, è l’avvio di rinascita della vita sociale, culturale, spirituale, della nostra illustre città Massa Marittima. Oggi, il sibilo delle frecce ricorda anche il 250° anniversario della riapertura del Seminario
Vescovile da parte del Vescovo Vannucci , che contribuì anch’esso ai nobili fini.
Fratelli Balestrieri l’altissima civiltà, che pur intrisa di sangue e di ruine noi conquistammo, non resti vuoto e meschino ricordo, ma accenda nel cuor nostro anelito per un destino dell’uomo in concordia e pace.